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venerdì 15 giugno 2007

Carta del Mese Yu Gi Oh!: Truppa della Carta



Rarità: Ultra Rara

Valore indicativo: 50


Reperibilità:
3

Giocabilità: 10


Utilità:
10

Voto complessivo: 9+

domenica 3 giugno 2007

Grindhouse

Grindhouse è un film horror/splatter del 2007, diretto da Quentin Tarantino e Robert Rodriguez. Diviso in due episodi, il film si rifà al cinema dei "doppi spettacoli" e delle pellicole a basso costo che avevano caratterizzato l'America anni settanta.
Nel film sono inclusi alcuni "fake trailer" diretti da Rob Zombie, Eli Roth ed Edgar Wright. Uscito in Italia diviso in due parti (A prova di morte l'1 giugno 2007, Planet Terror il 27 luglio 2007), il film è invece stato presentato in un'unica parte lunga oltre tre ore il 6 aprile 2007, esclusivamente per gli Stati Uniti e l'Inghilterra.
Tarantino ha confermato la notizia secondo cui Grindhouse non è stato un passatempo tra le riprese di Kill Bill vol. 2 e quelle di Inglorious Bastards, ma "un film coi fiocchi".

Storia e sviluppo

L'idea di Grindhouse venne a Robert Rodriguez e Quentin Tarantino quando Tarantino portò a casa sua i poster e i nastri originali di alcuni film d'exploitation, completi di trailer prima e durante la proiezione. Durante una delle sere passate a vedere questi film, Rodriguez fece notare a Tarantino che lui possedeva gli stessi poster di Dragstrip Girl e Rock tutta la notte e che dunque la passione per i cosiddetti "spettacoli doppi" era comune. Rodriguez chiese a Tarantino, "Ho sempre voluto fare un doppio spettacolo. Hey, perché tu non ne dirigi uno ed io l'altro?" e Tarantino rispose velocemente "Ci sto, lo chiameremo 'Grindhouse'". Il titolo del film deriva dal termine americano che serviva ad indicare i cinema che proiettavano film di tutti i generi d'exploitation: film di kung fu (in particolare quelli dello Shaw Scope), splatter, slasher, horror, thriller, sexploitation, le pellicole sul "bravo ragazzo", blaxploitation, spaghetti-western e tutti quei generi di film realizzati negli anni settanta. Secondo Rodriguez, "I poster sono molto più belli dei film, ma stiamo cercando di fare qualcosa che vada di pari passo con i poster". A Rodriguez venne in mente l'idea di Planet Terror durante la post-produzione di The Faculty. "Ricordo che dissi a Elijah Wood e Josh Hartnett, a tutti questi attori giovani, che i film di zombi erano - sembra quasi un gioco di parole - 'morti' e che non se ne vedevano da un pezzo, ma che io invece pensavo che sarebbero tornati in gran numero perché erano scomparsi da troppo tempo.." - disse Rodriguez - "..dissi «noi dobbiamo essere i primi!» Avevo un copione che avevo iniziato a scrivere. Era di circa 30 pagine, e dissi a loro «questi sono personaggi che potete interpretare tutti». Eravamo tutti eccitati all'idea, ma in seguito non seppi cosa farci. L'introduzione era lunga quasi 30 pagine, ma decisi di applicarmi ad altri progetti, in faccia avevo l'espressione «Ah! So che ho fatto il mio film di zombi!»". La storia venne recuperata quando Tarantino e Rodriguez svilupparono l'idea per Grindhouse.

A mano a mano che Planet Terror prendeva forma, Tarantino sviluppò la trama di A prova di morte, basata sul fatto che egli era affascinato dal modo in cui gli stuntman possedessero - nei film - un'auto "a prova di morte". Per quanto potessero essere scarsi a guidare, potevano sbattere la loro auto in testacoda contro un muro a 120 km/h e sopravvivere. Questo ispirò Tarantino a creare uno slasher su uno stuntman in pensione che inizia a seguire e uccidere ragazze giovani e sensuali con la sua auto "a prova di morte". Tarantino ricorda, "Ho capito che non avrei potuto fare un semplice slasher, perché con l'eccezione degli women-in-prison films, non c'è nessun altro genere più rigido dello slasher. E se cerchi di cambiarne le regole, il film perde di consistenza. Sarebbe inorganico, così capii che dovevo prendere la struttura di uno slasher e farci quello che volevo. La mia versione è questa: somiglia ad uno slasher, ma solo secondo te".

Secondo Rodriguez, "Tarantino aveva un'idea ed una visione completa [del film] proprio dal momento in cui i due iniziarono a parlarne. Iniziò a parlarmi della storia, dicendomi 'C'è quest'auto a prova di morte in uno'. Io dissi, allora perché non lo chiami proprio 'A prova di morte'? L'ho aiutato ad intitolarlo". Riguardo agli inseguimenti in auto, Tarantino ha asserito che la CGI per gli stuntman sulle auto non mi fa alcun effetto. Dovrebbe? Non penso ci sia stato un solo inseguimento in auto degno di nota da quando ho iniziato la mia carriera, nel 1992. Per me, l'ultimo vero inseguimento in auto fu quello di Terminator 2. E anche Final Destination 2 contiene un pezzo in auto veramente adrenalinico. Ma solo in queste due pellicole, in nessun'altra. Il motivo è questo: nei film d'azione moderni, ogni volta che la scena va bene, ci sono dodici telecamere pronte a riprendere da dodici angolazioni diverse, ma io non me la sento. Secondo me, l'unico spettacolo degno di nota è l'azione. Se poi è da un'inquadratura o da dodici non importa, l'importante è rendere adrenalinico il momento".

Trama

A prova di morte

Austin, Texas. Mike (Kurt Russell) è uno stuntman ormai in pensione. Ammiccante al punto giusto, Mike è un killer misogino psico-schizofrenico, il cui volto è solcato da una tanto profonda quanto spaventosa cicatrice. L'arma con cui uccide le sue vittime è un'auto truccata, una Dodge Charger del 1969, a bordo della quale le ragazze trovano la morte per urti contro lamiere e pezzi di vetro. Jungle Julia (Sydney Tamiia Poitier), la ragazza più sensuale di Austin, è una dj quotatissima che si diverte a bere, ballare ed intrattenere dialoghi rapidissimi con le sue amiche Shanna (Jordan Ladd) ed Arlene (Vanessa Ferlito). Tra un margarita ed una chiaccherata con il barista Warren (Quentin Tarantino), le tre ragazze tornano a casa ogni giorno a notte fonda. Entrate nel mirino di Stuntman Mike, esse iniziano ad insospettirsi: in particolare, Arlene nota Mike fuori dal locale dove si trovano più volte durante la serata. Mike entra all'interno del locale e finge di non interessarsi alle ragazze: nella sua trappola cade un'altra ragazza, Pam. La ragazza chiede a Mike un passaggio il quale acconsente. Una volta in macchina Pam si rende conto di essere caduta vittima di un pazzo, che la uccide provocandole cruenti urti con brusche sterzate e frenate della macchina. Dopo averla uccisa, Mike si reca a tutta velocità a uccidere Arlene, Julia e Shanna, che ritornano, ubriache, a casa. Le ragazze non si accorgono del killer che le sta puntando a fari spenti e dunque muoiono in maniera brutale: l'auto di Mike si va a schiantare contro quella loro; Julia perde una gamba e muore dissanguata, Arlene riceve il parafango dell'auto in faccia e muore per l'urto: Shanna finisce stritolata tra le ruote. Ma a Stuntman Mike non finisce meglio: la sua auto si riduce ad un catorcio e lui si salva per pochissimo. Accorre un'ambulanza che lo porta nella clinica dei coniugi Block (Josh Brolin e Marley Shelton), dove presto lo raggiunge lo sceriffo Earl McGraw (Michael Parks) con il figlio (James Parks). Quattordici mesi dopo la tragedia, Mike è di nuovo per strada, con una nuova Dodge Charger tra le mani e altre tre ragazze nel mirino. Mike inizia a fotografare e seguire le nuove ragazze, la bella Abernathy (Rosario Dawson), Zoë (Zoë Bell) e Kim (Tracie Thoms). Zoë, una stuntman di professione, ha deciso di acquistare una Dodge Charger usata del 1970, con motore 4/40, "come quella usata in Punto zero". Perciò si reca con le sue amiche da un burbero di nome Jasper, che gli vende l'auto. La ragazza si mette d'accordo con Kim per giocare allo "Ship's Mast", che consiste nel posizionarsi sul cofano dell'auto, legata con due cinture, mentre Kim guiderà a velocità elevate: Kim accetta, ma controvoglia. Durante il gioco, le ragazze vengono raggiunte da Stuntman Mike, che inizia a speronarle con la sua nuova auto. Mike fa uscire fuori strada le ragazze e sbalzare Zoë dal cofano dell'auto contro un pantano. Kim decide allora di sparare all'uomo e lo ferisce al braccio sinistro. Mike è praticamente a pezzi, scappa e raggiunge un luogo sicuro dove potersi disinfettare con dell'alcol. Sfortuna vuole che le tre ragazze, prese da un fortissimo desiderio di vendetta, inizino a inseguire a loro volta il misogino, che dunque viene picchiato e steso dal trio.

Planet Terror

In una piccola cittadina texana, la bella Cherry (Rose McGowan), una spogliarellista, decide di cambiare lavoro dopo essere stata mal ricompensata per quella sera. Andata a mangiare in un locale lungo la strada, il "Bone Shack" di JT (Jeff Fahey), la ragazza incontra il suo ex-ragazzo El Wray (Freddy Rodriguez). Nel frattempo, un gruppo di militari capeggiato dal tenente Muldoon (Bruce Willis) sta trattando con lo scienziato Abby (Naveen Andrews) per ricevere un quantitativo di un potente veleno chiamato DC2 (nome in codice "Project Terror"). Muldoon scopre però che Abby sta riservando un quantitativo del veleno per sé, dunque lo aggredisce per prenderlo; Abby si vendica sparando irresponsabilmente contro i contenitori di DC2 e liberando nell'aria l'agente biochimico. La tossina raggiunge la città, iniziando a far trasformare coloro che lo respirano in terribili creature assetate di sangue con piaghe purulente e pustole che ricoprono loro il corpo. Gli infettati, chiamati "sickos", vengono curati dal misterioso dottor William Block (Josh Brolin). Per cercare di arginare l'epidemia verrà a crearsi una resistenza, alla quale prenderanno parte El Wray, Cherry, Dakota Block, Tolo (Tom Savini), lo sceriffo Earl McGraw (Michael Parks) e il suo collega Hague (Michael Biehn).







sabato 2 giugno 2007

Linkin Park


I Linkin Park sono un gruppo nu metal statunitense, formatosi nel 1996 ad Agoura Hills (California).

Sono ritenuti gli esponenti di maggiore successo commerciale del loro genere, già lanciato da altre band come Korn, Deftones e Limp Bizkit alla fine degli anni novanta. Hanno venduto più di 35 milioni di dischi, di cui quasi la metà nei soli Stati Uniti.

Gli inizi

Nel 1996 il rapper ed MC Mike Shinoda e il chitarrista Brad Delson si diplomarono insieme alla Agoura High School, e con l’amico batterista Rob Bourdon formarono i "SuperXero". In precedenza, Delson e Bourdon avevano suonato per un anno nei Relative Degree. Il primo faceva anche parte del gruppo The Pricks.

Poco dopo i SuperXero cominciarono a suonare forme abbozzate della loro musica. Dopo il liceo Delson frequentò la University of California, mentre Shinoda passò all’Art Center College of Design di Pasadena. All’università Delson divenne amico del bassista Dave Farrell. I due furono compagni di stanza e spesso suonavano insieme. Farrell faceva già parte dei Tasty Snax – poi "The Snax" – insieme a Mark Fiore, futuro curatore della videografia dei Linkin Park. All’Art Center College of Design, Shinoda incontrò Joseph Hahn.

Farrell ed Hahn entrarono poi nei SuperXero, il cui nome fu poi accorciato in "Xero". A loro si unì poi il loro primo lead vocalist, Mark Wakefield. Insieme registrarono nel 1997 un demo eponimo con i brani "Fuse", "Reading My Eyes", "Rhinestone" e "Stick N' Move", che però non fu molto stimato dalle case discografiche, e perciò non firmarono alcun contratto. Nel 1998 Wakefield lasciò la band e divenne manager dei Taproot.

Shinoda aprì le audizioni per cercarne il sostituto. Nel frattempo Delson per i suoi studi di comunicazione contattò un rappresentante della Warner Bros. Records, Jeff Blue. Il manager consigliò ai due di assumere Chester Bennington, proveniente da Phoenix e già con i Grey Daze dal 1993 al 1997. I due Xero mandarono a Bennington un nastro con le basi strumentali del gruppo, e il cantante vi registrò proprie parti vocali. A quel punto telefonò a Shinoda e provò la canzone al telefono. Il rapper apprezzò la sua esecuzione e così Bennington entrò nel gruppo.

A quel punto gli Xero si rimisero alla ricerca di un contratto. Nel frattempo cambiarono nome in Hybrid Theory perché Xero era il già moniker di un vecchio gruppo australiano, in attività negli anni settanta ed ottanta. Dopo che Farrell li aveva lasciati per dedicarsi di nuovo agli Snax, Delson chiamò come suo sostituto temporaneo il bassista Kyle Christener. Così realizzarono nel 1999 Hybrid Theory EP, di cui furono stampate solo 1000 copie. In quel periodo arrivò al basso Scott Koziol, apparso nel video di "One Step Closer".

Grazie a Jeff Blue e al loro primo EP, gli Hybrid Theory firmarono per la Warner. Tuttavia furono di nuovo forzati a cambiare nome, per problemi di copyright con il gruppo electropop britannico Hybrid. All’inizio erano indecisi tra Clear, Probing Lagers e Ten P.M. Stocker (quest’ultimo si riferiva al fatto che la band era abituata a registrare il materiale dopo le 10 di sera).

Alla fine Bennington suggerì il moniker Lincoln Park, da una zona di Santa Monica (ora Christine Reed Park) dove passava in auto durante le registrazioni del primo album. Il cantante pensava che ci stavano tante “Lincoln Park” negli Stati Uniti e che perciò dovunque suonassero diventavano, per i loro futuri fans, un gruppo locale. Per pochi mesi usarono il nome Lincoln Park; poi, quando decisero di registrare un proprio dominio Internet, scoprirono che "lincolnpark.com" già esisteva. Poiché non potevano permettersi di acquistarlo, ne accorciarono l’ortografia da "Lincoln" a "Linkin" e comprarono così il dominio "linkinpark.com".

Attuale

  • Chester Bennington - voce
  • Mike Shinoda - voce, chitarra, tastiere
  • Brad Delson - chitarra
  • Dave "Phoenix" Farrell - basso
  • Rob Bourdon - batteria
  • Joseph Hahn - giradischi, tastiere

Album in studio

  • 2000 - Hybrid Theory
  • 2003 - Meteora
  • 2007 - Minutes to Midnight