Sembrava non dovesse mai arrivare, eternamente sospeso in uno stato di sviluppo perpetuo. E invece eccolo qui, Fable, probabilmente il gioco più discusso e rimandato degli ultimi anni insieme a titoli come Half-Life 2 e Gran Turismo 4. Promesso come rivoluzione nel mondo dei Giochi di Ruolo, Fable è stato continuamente promosso dal suo ideatore e "padrino", Peter Molyneux, un vero e proprio guru del mondo dei videogame autore

QUATTRO ANNI DI TRAVAGLIO
A partire dai tempi della primissima comparsa sulle scene (quando ancora il gioco era chiamato Project Ego) si è iniziato a discutere delle innovative caratteristiche del nuovo "pupillo" di Peter Molyneux. Un mondo dinamico e pulsante chiamato Albion, che si evolve e cresce assieme al nostro eroe. Si parlava di una simulazione accurata sia sotto un piano "fisico" (con alberi che crescono, persone che invecchiano e conseguenze delle azioni del giocatore che si propagano nel tempo) sia su quello strettamente "sociale" (ciascuno degli abitanti di Albion doveva essere animato da un'intelligenza artificiale assimilabile a quella delle creature del già citato Black & White). Inoltre, si parlava di opzioni multiplayer, della possibilità di competere con altri eroi e persino di importare i personaggi di altre persone nel mondo di gioco.
Un bel calcio per una bella gallina!
Un bel calcio per una bella gallina!
Una famigliola sta cenando felicemente
Una famigliola sta cenando felicemente
L'amato fabbro, fonte di tante buone armi...
L'amato fabbro, fonte di tante buone armi...
E' giusto parlare al passato riguardo a queste caratteristiche perché sono praticamente tutte andate perdute nelle fasi finali dello sviluppo del gioco, tagliate via per tutta una serie di problemi (magari tecnici, concettuali oppure semplicemente di tempo).
Cosa rimane dunque del concetto originale di Fable/Project Ego? Difficile a dirsi in breve: il gioco si è tramutato in un più canonico Action RPG "rafforzato" da un'interessante substrato di interazione sociale ed evoluzione del personaggio. Abbastanza per dare vita a un gioco singolare e sufficientemente innovativo, ma allo stesso tempo troppo poco per rimanere all'altezza delle gigantesche aspettative montate nel corso degli ultimi quattro anni. La recensione si occupa però di analizzare ciò che un videogame ha da offrire e non ciò che avrebbe dovuto contenere, e fortunatamente in Fable, fumo a parte, la carne sul fuoco rimane comunque davvero molta.
L'AVVENTURA DI UNA VITA
Possiamo basilarmente suddividere l'avventura in Fable in tre distinte fasi della vita del nostro eroe: infanzia, adolescenza ed età adulta. Le prime due hanno un ruolo strettamente pratico e rappresentano due distinti tutorial che spiegano le prime interazioni col mondo di gioco (infanzia) e il sistema di combattimento e crescita del nostro eroe (adolescenza), introducendo allo stesso tempo la trama del gioco (narrata tramite alcuni affreschi). Completate queste due fasi introduttive (ben realizzate e molto utili, della durata di circa un paio di ore) il giocatore viene insignito del titolo di Eroe dall'apposita gilda e lasciato libero per il mondo di Albion. E' qui che inizia la vera e propria avventura di Fable, per la precisione, nella stanza principale della Gilda Degli Eroi, l'istituzione che regola l'attività degli eroi nelle terre di Albion.
8 commenti:
sembra molto interessante.
L'opzione multiplayer non è parecchio ardita?insomma, on-line questo diverrebbe un gioco alla wow (world of warcraft), che è contenuto in un migliaio di server, anche questo è organizzato in questo modo?
e il prezzo?
penso k si aggiri nei dintorni di Wow, ma nn con la stessa magnificenza... nonostante wow (almeno quello originale) sia esageratamente costoso x quanto riguarda il multiplayer.
cmq il prezzo dovrebbe aggirarsi attorno ai 40€.
xke nn dedicare un post anche a wow??
:zizi:
effettivamente...
che cos è ":zizi:"??? Sembra una di quelle parole stupide che dice Homer...
podjetniško svetovanje [url=http://www.revijakapital.info]revija kapital[/url]
Posta un commento