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martedì 22 maggio 2007

Rage Against the Machine


I Rage Against the Machine sono stati uno dei più importanti gruppi rapcore statunitensi.

Originari di Los Angeles e in attività dal 1991 al 2000, mescolavano con successo generi come hip hop, metal e funk. Inoltre si distinguevano per l’impegno politico, orientato perlo più a sinistra, e per le battaglie a favore delle minoranze.

Storia del gruppo

Gli inizi

Nel 1991 il chitarrista Tom Morello si separò dai Lockup, e decise di mettere in piedi un’altra band. In un club di Los Angeles assistette ad un’esibizione del rapper Zack de la Rocha. Morello fu entusiasmato dallo stile di de la Rocha, e gli chiese di entrare a far parte di un nuovo gruppo. Poi arruolò il batterista Brad Wilk, già nei Lockup, mentre De la Rocha chiamò al basso invece l'amico d'infanzia Tim Commerford.

Il loro moniker deriva da una frase che Kent McLard, fondatore della Ebullition Records, aveva coniato per il suo magazine No Answers (seconda edizione), de la Rocha voleva usare il titolo Rage Against the Machine per il secondo album del suo vecchio gruppo, gli Inside Out. Il gruppo però si sciolse in seguito alla decisione, da parte dell’ex chitarrista Vic DiCara, di diventare monaco Hare Kṛṣa. Quella frase fu quindi utilizzata successivamente come nome della band formata da Morello, de la Rocha, Wilk e Commerford.

Poco dopo ebbero la loro prima esibizione dal vivo ad Orange County, in California, ad una festa casalinga di un amico di Tim. Poi registrarono per la Atlantic Records una cassetta di 12 pezzi, la cui copertina rappresentava la Borsa con un fiammifero attaccato con nastro adesivo sull'etichetta interna. Nove canzoni (di cui due b-sides) entrarono nel loro primo album, le altre tre non furono pubblicate ufficialmente.

Numerose etichette discografiche espressero interesse, e alla fine i Rage firmarono per la Epic Records, sussidiaria della Sony Music. Morello disse al riguardo, "la Epic fu d’accordo per qualsiasi cosa chiedessimo, e ci hanno seguiti... Non abbiamo mai percepito conflitti ideologici, mentre abbiamo mantenuto intatta la nostra creatività".

Primi successi

Il loro primo album, Rage Against the Machine, uscì nel 1992. Negli Stati Uniti fu premiato con 3 dischi di platino, e il singolo d’esordio "Killing in the Name" ebbe un notevole successo radiofonico. La versione USA del brano, abrasivo e costituito da un testo in 6 spezzoni, fu di un minuto più corta di quella originale. Ciò fu dovuto alla rimozione della frase "Fuck you I won't do what you tell me" (“Vaff*****o, non farò mai quello che mi chiedi”), ripetuta 16 volte. La canzone originale fu trasmessa per sbaglio da BBC Radio One, e così “Killing in the Name” raggiunse i primi posti in classifica in Gran Bretagna. Un altro brano, "Freedom", era dedicato al leader nativo americano Leonard Peltier.

In seguito a pubblicazione e successo dell'album, la band si immerse in un tour promozionale negli Stati Uniti che diede loro l'occasione di diffondere un messaggio di protesta, di ricerca dell'uguaglianza e della giustizia sociale.

Una delle loro esibizioni di allora fu quella a Philadelphia nel 1993, a Lollapalooza. Durante il concerto, i quattro apparvero nudi sul palco per 15 minuti, con le bocche chiuse dal nastro adesivo, e una lettera per ciascuno sul petto a formare la sigla "PMRC" (Parents Music Resource Center, il comitato genitoriale responsabile della censura sugli album discografici negli USA). Si sentiva un solo suono, un feedback degli strumenti di Morello e Commerford. Il primo, al riguardo, nel 2003 disse alla rivista Revolver che "dopo 10 minuti la folla divenne selvaggiamente ostile e la gente iniziò a gettarci roba addosso". Suonarono anche in Europa, a fianco dei Suicidal Tendencies.

Nel 1996 uscì Evil Empire, che debuttò al primo posto di Billboard. La canzone "Bulls on Parade" fu eseguita al Saturday Night Live, nell’aprile dello stesso anno. La loro performance fu però subito sospesa, dopo che la band aveva tentato di capovolgere le bandiere americane sui loro amplificatori. Fecero ciò a per protestare contro l’ospite Steve Forbes, all’epoca candidato repubblicano alla Casa Bianca.

Formazione

  • Zack de la Rocha - voce
  • Tom Morello - chitarra
  • Tim Commerford - basso
  • Brad Wilk - batteria



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